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  • Rubroboletus satanas: la sua tossicità tra credenze e realtà


Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang 2014 (=Boletus satanasLenz) - La sua tossicità tra credenze e realtà                    

 Autore: Dott. Giuseppe Scaglione – Associazione Micologica Micelia onlus – Palermo - 
Revisione nomenclaturale e del testo: Ennio Genduso 

Il Genere Boletus, oggi frammentato in numerosi altri Generi dopo numerosi studi di biologia molecolare, è ricco di forme, tra cui numerose specie eduli particolarmente ricercate ed alcune specie tossiche.

 Tra queste ultime una delle più conosciute è Boletus satanas[a] .   

Questo carpoforo, anche inteso come porcino malefico o satanasso, ha sempre attirato l‘attenzione dell’uomo, non fosse altro che per il suo aspetto imponente e maestoso.

 Boletus satanas[a] può raggiungere il peso di oltre due chili ed il suo diametro a volte supera i cm. trenta.

 Nonostante sia un fungo tossico1, molti sostengono di consumare questo micete dopo cottura o addirittura crudo.

 In alcuni testi 2–12 viene inserito tra i funghi velenosi ma ugualmente consumati.

 “Indigeste, pouvant parfois donner quelques symptomes alarmants selon le regions, mais parfois consommè tres jeune et bien cuit.“ 7

 Tra i presunti luoghi dove dovrebbe essere consumato citiamo   l’Aspromonte ed alcune località della Calabria, la Sicilia occidentale, le Dolomiti del bellunese, l’isola di Ischia dove cresce abbondante e viene chiamato “capo bianco“ 2–12 .